Scadenza dei cibi, nessuno sa come leggere davvero le etichette: ecco quando corri davvero seri pericoli per la tua salute
Sai leggere davvero le etichette sulle confezioni di cibo? Scopri come fare e cosa rischi se non impari al più presto.
Ogni prodotto alimentare, e non solo, deve per legge riportare impressa un’etichetta che riporti diverse informazioni. Lotto di produzione, data di confezionamento ma soprattutto la data di scadenza.
Una sorta di carta d’identità che permetta di conoscere ciò che stiamo consumando e di poter risalire al momento esatto in cui è stato prodotto e confezionato il cibo, in caso di problemi.
Ma che tipo di problemi possono esserci? Perché è così importante saper leggere le etichette sulle confezioni di cibo?
Scopri quello che dovresti sapere sulle etichette dei prodotti e perché è utile.
Scadenza dei cibi: come leggere le etichette
Sembra che in Italia ben il 55% dei consumatori abbia ammesso, qualche tempo fa nel corso di un sondaggio, di consumare i prodotti alimentari oltre la data di scadenza. E più volte si è parlato di una abolizione dell’etichetta che la riporta sui cibi, ritenendola poco utile. Ma è davvero così? In realtà l’ingestione di cibo scaduto può provocare diversi sintomi avversi che variano di intensità a seconda dal deterioramento del cibo stesso.
Dai più lievi che comprendono il classico mal di pancia a quelli più seri, delle vere intossicazioni alimentare che comportano vomito e nausea, febbre, diarrea. Se lo stato di salute generale è buono tutto potrebbe risolversi nel giro di una mezza giornata; le cose possono peggiorare in caso di soggetti già problematici e sensibili.
A cosa stare attenti
A cosa dobbiamo stare attenti? In Italia sembra che il principale responsabile di intossicazione alimentare sia il pesce scaduto, mentre nel Regno Unito è la carne di pollo e maiale. Questo perché è stato dimostrato attraverso alcuni studi che gli animali allevati in maniera intensiva e poi macellati in maniera industriale (cioè storditi e poi dissanguati) si ritrovano con un sistema immunitario più debole. E quindi sono portatori di batteri nocivi nella carne, al contrario di quelli che vivono allo stato brado dove si trovano invece nelle viscere.
Ecco perché sarebbe molto meglio saper leggere le etichette. A fare la differenza una sola parola: preferibilmente. Infatti troviamo due diciture: da consumarsi entro e da consumarsi preferibilmente entro. Cosa significa? Che nel primo caso il prodotto non dovrebbe superare la data impressa poiché immediatamente dopo inizia a deteriorarsi e a sviluppare batteri nocivi per la nostra salute. È il caso di latte, formaggi freschi, cane e tutti quei prodotti facilmente deperibili. Molto meglio il “preferibilmente entro” che significa che possiamo tranquillamente superare questa data. Ma non di molto, mi raccomando.