Vivi a lungo (e resta in forma) con i consigli dell’oncologo: le abitudini virtuose del ricercatore
Ricercatore, farmacologo e oncologo, a 95 anni dispensa i suoi consigli per vivere più a lungo e in buona salute.
Se dovessimo chiedere alle persone qual è il loro sogno per il futuro, probabilmente molti risponderebbero che sperano di arrivare all’età matura in buona salute.
Chiunque spera di invecchiare bene, di non avere problemi di salute e di vivere a lungo in maniera sana e serena. A volte è una questione di fortuna, di genetica e di ereditarietà.
Ma molto spesso siamo noi gli artefici del nostro destino, o quanto meno possiamo fare molto per salvaguardare la nostra salute.
Un famoso e apprezzato ricercatore e oncologo dall’alto dei suoi 95 anni in buona salute dispensa consigli su come vivere a lungo e restare in forma.
Vivi a lungo con i consigli dell’oncologo
Ha 95 anni ed è oncologo, farmacologo, apprezzato ricercatore nonché fondatore e direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, a Milano. Anche se, ha confessato al Messaggero: “Avrei voluto fare il sacerdote, poi lo psichiatra e alla fine ho fatto il medico, ma con il dispiacere di mia mamma, e senza curare pazienti, perché mi sono dedicato alla ricerca”.
Lui è Silvio Garattini, e i suoi “cinque comandamenti per vivere bene” sono “Non fumare, evitare alcol e droghe, praticare esercizio fisico, alimentazione varia e moderata per evitare l’aumento di peso e attività intellettuale“. Vediamo i suoi consigli.
Come vive Silvio Garattini
Al Corriere Silvio Garattini svela nello specifico quali sono le sue abitudini di vita che dovremmo seguire anche noi per vivere a lungo e in buona salute. “Pratico da una vita la restrizione calorica. Tè e spremute di giorno, mangio solo la sera“ confessa “Ho buone abitudini di vita. Non fumo, non bevo alcolici, cammino 30 minuti ogni sera, esercito la mente” aggiunge. Non pesa mai più di 62 chili e segue una precisa routine quotidiana. La sveglia suona alle 8, e alle 9 inizia la sua giornata lavorativa all’Istituto da lui fondato; a mezzanotte si va a letto.
Ma nonostante sia un medico non prende farmaci, pur studiandoli. “Un giorno batteremo il cancro” dice, ma lui non prende “Neppure l’aspirina. In caso di tumore accetterei la chemio, nonostante i danni collaterali che provoca”. Una vita morigerata, dicevamo, perché un medico deve dare il buon esempio e quindi non fumare, non bere alcol e soprattutto non essere obesi. E sempre al Messaggero spiega: “L’alimentazione più vicina alla salute è la dieta mediterranea che purtroppo stiamo abbandonando. Occorre mangiare meno carne e più vegetali, meno carboidrati raffinati e più carboidrati integrali”.