Home » Cracco in Galleria, se stai pensando di andarci c’è qualcosa che devi sapere: fai molta attenzione a questo

Cracco in Galleria, se stai pensando di andarci c’è qualcosa che devi sapere: fai molta attenzione a questo

Ristorante Cracco in Galleria a Milano menu e informazioni. Foto Facebok
Ristorante Cracco in Galleria a Milano menu e informazioni. Foto Facebok. Streetfoodnews.it

Da Cracco in Galleria è possibile andare per consumare dalla colazione, al pranzo  fino  alla cena, ma c’è una cosa da sapere prima. 

Nel 2017, durante la finalissima della sesta edizione di MasterChef Italia, Carlo Cracco annunciò il suo addio alla trasmissione lasciando di stucco il pubblico da casa. All’inizio si parlava di un possibile litigio con la produzione o di qualche alterco con gli altri giudici che al tempo erano Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Joe Bastianich.

In realtà fu lo stesso Cracco a chiarire la sua posizione in diverse interviste successive, nelle quali più volte spiegò che la decisione era dovuta alla volontà di voler cambiare aria e lanciarsi in nuovi progetti. In effetti, in quel momento lo chef stava lavorando alla prossima apertura del suo ristorante a Milano e quale migliore location se non la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, archetipo delle gallerie commerciali dell’Ottocento nonché ritrovo storico della borghesia meneghina, oggi considerato salotto della città.

Addirittura, l’intero processo di ideazione, costruzione e allestimento del ristorante diviene un documentario, Cracco Confidential, una sorta di diario che riprende un anno di lavori per la trasformazione degli oltre mille metri quadri che ospiteranno Cracco in Galleria. Per raccontare meglio lo chef, il regista Marco Salom raccoglie nel documentario anche le testimonianze degli amici di sempre, della moglie Rosa Fanti, del braccio destro Luca Sacchi e degli architetti che hanno lavorato al progetto Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli. Non poteva poi mancare un ricordo al compianto maestro Gualtiero Marchesi.

Con qualche mese di ritardo rispetto alla tabella di marcia iniziale, Cracco in Galleria viene inaugurato nel 2018. Partecipano alla cerimonia anche il sindaco di Milano Beppe Sala e il presentatore Fabio Fazio.

Il ristorante di Cracco nella Galleria di Milano

Nel luglio 2015, Cracco è riuscito ad ottenere l’affido per 18 anni dei locali nella Galleria di Milano, ad un canone di  affitto che si aggira intorno al milione di euro  l’anno. Ma lo chef ha già il suo disegno in mente e sa che non si tratterà di  un semplice ristorante, ma di uno spazio multifunzione aperto tutto il giorno.

Cracco in Galleria è diviso su più piani: al piano interrato c’è l’enoteca dove c’è una vasta selezione di vini francesi ed italiani; al piano terra c’è il bar con la pasticceria con un laboratorio a cui è stato dedicato tutto il primo piano. Al secondo piano, quello di maggiore interesse artistico e architettonico c’è il ristorante gastronomico con tanto di Fumoir privato riservato ai clienti.

menu cracco in galleria prezzi
Menu e prezzi del ristorante Cracco in Galleria. Streetfoodnews.it

Quanto costa mangiare da Cracco in Galleria a Milano

Da quando ha aperto il ristorante è stato al centro di numerose polemiche per i prezzi esorbitanti previsti sul menu, soprattutto da parte dei curiosi che hanno voluto provare la cucina attirati dal nome dello chef,  senza però pensare che si trattasse comunque di un ristorante di lusso con prezzi molto più alti rispetto agli altri. In effetti i prezzi, se pur alti, sono tutti ampiamente dichiarati sui menu.

Visitando il sito di Cracco in Galleria si possono tranquillamente sbirciare i prezzi presenti sui  menu, cosa che abbiamo fatto anche noi. Per un antipasto non si spendono meno di 50 euro, stessa cosa per i primi. I secondi, sia di carne che di pesce, partono da un minimo di 50 euro ad un massimo di 140. Anche il dessert qui è particolarmente salato e non scende sotto i 42 euro. In alternativa si può scegliere un menù degustazione al costo fisso di 210 euro. Se qualcuno pensa comunque di andare a provare anche solo un piatto, attenzione perché sul menu si legge chiaramente che non possono essere ordinate meno di due portate salate a commensale.