Aumentare la fertilità mangiando è possibile, basta mangiare questo alimento ogni giorno a colazione
I problemi di fertilità si combattono anche a tavola con una corretta alimentazione. Ecco i consigli degli esperti su cosa mangiare.
Secondo i dati raccolti dall’Istat, in Italia, ogni anno le coppie che si trovano a dover affrontare problemi legati alla fertilità sono tra le 60 mila e le 80mila, che rappresentano circa il 20-25% delle nuove unioni. I risultati sono in linea con gli studi condotti dall’Organizzazione mondiale della Sanità che rileva una percentuale compresa tra il 15-20% di coppie con problemi di fertilità nei paesi industriali avanzati.
Le cause di infertilità possono essere diverse e dipendere sia dall’uomo che dalla donna. Se si escludono quelli in cui questo dipende da un problema genetico, nella maggior parte dei casi l’infertilità è causata da uno stile di vita malsano e da abitudini alimentari sbagliate. Per esempio, il Ministero della Salute ha stimato che circa il 13% dell’infertilità femminile può essere causata dal fumo che, inoltre, può essere causa di aborti, di gravidanze extrauterine e di menopausa anticipata. Il fumo interferisce anche con la fertilità degli uomini poiché riduce la mobilità degli spermatozoi e ne altera la mobilità.
Ma non sono solo le sigarette il problema, anche l’eccessivo uso di alcol influisce sui meccanismi di ovulazione e sullo sviluppo dell’embrione, mentre nell’uomo danneggia i testicoli e diminuisce i livelli di testosterone.
Guardando i dati si capisce come un corretto stile di vita può avere effetti benefici sulla fertilità sia maschile che femminile. Per aumentare la fertilità è necessario seguire una dieta sana, limitare l’uso di alcol, non fumare e non assumere droghe o sostanze dopanti. Anche l’attività fisica è importante, in quanto l’eccessiva sedentarietà associata ad abitudini alimentari non appropriate ha risvolti negativi su diverse funzioni dell’organismo, compreso l’apparato riproduttivo.
Il ruolo dell’alimentazione nella fertilità
E adesso veniamo all’alimentazione, disturbi quali obesità o anoressia influiscono sulla fertilità sia nell’uomo che nella donna. In particolare nelle donne l’obesità causa alterazioni del ciclo mestruale, aumenta il rischio di aborti e può portare delle complicanze ginecologiche, mentre una drastica riduzione di peso può causare l’assenza di cicli mestruali e di ovulazione.
Cosa mangiamo conta e conta anche come digeriamo e l’apporto di nutrienti che riusciamo ad assorbire attraverso il cibo. Tutto questo dipende dallo stile alimentare, ma anche dai tipi di alimenti che assumiamo, infatti, alcuni, più di altri, sostengono la salute del nostro sistema riproduttivo.
Gli alimenti che aumentano la fertilità
Vediamo adesso quali alimenti possono favorire la fertilità. Come ogni dieta che si rispetti, il numero ideale di pasti da consumare durante la giornata è cinque: colazione, pranzo, cena e due spuntini a metà tra un pasto e l’altro. Ogni giorno è necessario fornire all’organismo la quantità giusta di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e fibre. Per quanto riguarda le proteine nobili si trovano soprattutto nella carne, nel pesce e nelle uova, oltre che in alcuni vegetali. Riduciamo il consumo di carne a 5 volte la settimana, preferendo la carne bianca e limitando la carne rossa a una volta a settimana. Come condimento evitiamo l’olio di semi e preferiamo l’olio extravergine di oliva. Molto importante, soprattutto nella donna, è assumere il giusto quantitativo di ferro, ricordiamo che, anche per favorirne l’assorbimento, va abbinato con alimenti che contengono vitamina C. Inoltre, è fondamentale accompagnare ogni pasto con almeno una porzione di verdure e di ortaggi per ogni pasto e di consumare almeno 3 frutti nell’arco della giornata.
Una dieta sana inizia con una colazione appropriata, il primo pasto del mattino ha effetti sul tutto il resto della giornata perché influisce sui livelli di zucchero nel sangue. Una colazione a basso carico di zuccheri aiuta a mantenere stabile la glicemia e, quindi, ad evitare dei picchi glicemici che influenzano negativamente l’equilibrio ormonale. In ogni caso, ricordiamo di bilanciare bene la colazione consumando la giusta quantità di carboidrati, accompagnati da grassi e proteine.