Trattorie in Umbria: ecco i 10 locali dove spendi poco e assapori le delizie regionali | Pancia piena con meno di 30 euro
Dove mangiare bene e spendere poco in Umbria? Ecco 10 locali dove assaggiare le delizie tipiche di questa terra magnifica.
La cucina tipica umbra, così come molte cucine regionali italiane, si basa su ingredienti semplici ma di altissima qualità, che riflettono le ricchezze delle terre e delle tradizioni locali. Questa regione, in particolare, è nota per i suoi piatti rustici, nei quali ricorrono spesso ingredienti come olio d’oliva, legumi, funghi, tartufo e carne di cinghiale.
La storia gastronomica dell’Umbria risale ai tempi antichi e ha radici che affondano nell’agricoltura e nell’arte culinaria etrusca per poi svilupparsi durante il periodo romano e, ancora, in quello medioevale.
Il territorio montuoso e collinare ha favorito lo svilupparsi di una cucina basata su ingredienti locali, coltivati o raccolti nelle foreste circostanti. L’ingrediente principe di questa terra è sicuramente il tartufo, in una delle sue specie più pregiate.
In Umbria non si possono poi non assaggiare i salumi e i formaggi locali, tra cui la caciotta e il pecorino, così come vale la pena provare i vini locali, come il Sagrantino o il Grechetto. Tra i piatti tipici, invece, troviamo, il ragù di cinghiale spesso abbinato alla pasta all’uovo, molto utilizzata nella cucina locale, poi c’è la pasta alla norcina o la torta al testo, una focaccia cotta su un testo di terracotta.
I 10 ristoranti dove mangiare in Umbria
Selezionare dieci ristoranti è molto difficile, partiamo allora dal più famoso, stiamo parlando di Alla via di mezzo da Giorgione, il cuoco protagonista della serie tv su Gambero Rosso che, nonostante la celebrità, ha conservato uno stile sobrio con una formula semplice: antipasto a buffet, due assaggi di primo, due di secondo. Qui il menu cambia ogni giorno in base a cosa offre la terra. Dopo Giorgione, non potevamo non menzionare “L’Ulivo” a Matigge di Trevi, un locale a conduzione familiare che continua a sfornare piatti della tradizione dal 1980.
Se piace l’idea casereccia, allora, è da provare anche la Trattoria pappa e ciccia di Città di Castello, dove, grazie alla cucina a vista, è possibile vedere all’opera Sara Bastianoni, cuoca e proprietaria. Restando a Città di Castello ci sono anche due locali che vale la pena provare, il primo è la Trattoria Lea, che da oltre vent’anni offre un menu completamente basato sul tartufo, sia bianco che nero a seconda della stagione. Il secondo è Vineria del Vasaio dove il proprietario, Gregorio Boriosi, essendo sia cuoco che sommelier propone abbinamenti fantastici tra vino e pietanze locali.
Dove mangiare spendendo poco in Umbria
Durante un viaggio in Umbria una tappa imperdibile è sicuramente Perugia. Qui l’offerta è davvero vasta, ma non ti puoi perdere Nanà, situato in un ex oratorio, dove si può mangiare ammirando gli affreschi sul soffitto. La cucina propone un menu innovativo che strizza l’occhio alla tradizione. Se invece preferisci un’atmosfera più rupestre, allora basta spostarsi a Capodacqua di Foligno, all’Osteria Il Molino di Capodacqua: qui il tris di bolliti è un’istituzione che puoi gustare in un antico frantoio, oggi ristorante a conduzione familiare.
Spostiamoci adesso a Spello, un comune della provincia di Perugia che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia: anche qui ci sono due locali da provare. Il primo è Il Pinturicchio, nel quale della tradizione umbra non manca proprio niente, a partire dalla pasta farcita, passando per la zuppa di lenticchie di Colfiorito, fino ad una varietà di salumi e carni tipiche. L’altro è La cantina di Spello: anche qui i sapori tipici la fanno da padrone e, in più, tutto proviene dall’azienda agricola di famiglia. Infine, chiudiamo il nostro tour gastronomico all’Alcatraz di Gubbio, non si tratta solo di un ristorante ma di un progetto di Jacopo Fo che propone numerose iniziative. Qui, con soli 25 euro a persona, potrete assaggiare qualunque piatto grazie al menu fisso a buffet, ricco di prodotti selezionati con particolare attenzione al biologico.