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Riso, altro che alimento salutare: se lo mangi così rischi di contrarre questa subdola e diffusa patologia

Le controindicazioni del riso
Le controindicazioni del riso. Streetfoodnews.it

Il risultato di alcuni studi ha dimostrato che il riso può essere la causa di una delle patologie più diffuse dei nostri tempi. 

Il riso è un cereale prodotto da diverse piante della tribù Oryzeae, le varietà più diffuse provengono da l’Oryza sativa, cioè il riso asiatico, e l’Oryza glaberrima, detto anche riso africano.

Nella pratica il riso si ottiene dalla cariosside di queste piante, così vengono chiamati i frutti delle graminaceae, quelli che nel linguaggio comune viene chiamato chicco. Prima di essere resa commestibile la cariosside deve essere sottoposto ad un lungo trattamento che prevede diversi passaggi, tra cui l’essiccazione, la sbramatura, la sbiancatura e la lucidatura.

Probabilmente stiamo parlando del cereale più diffuso e utilizzato al mondo, non a caso è il terzo prodotto agricolo per prodizione mondiale, la FAO ha registrato 755 milioni di tonnellate messe in commercio solo nel 2019, dopo la canna da zucchero (1,9 miliardi di tonnellate) e il mais (1 miliardo di tonnellate).

Tra l’altro il riso è presente in tutte le tradizioni gastronomiche del mondo e costituisce l’alimento principale per circa la metà della popolazione umana sulla Terra. Anche in Italia, il riso non solo viene consumato, ma anche prodotto, tanto che il nostro Paese risulta essere tra i primi produttori in Europa.

Le proprietà del riso

In generale il riso è ricco di nutrienti importanti per il corpo umano, essendo fonte di potassio, magnesio, ferro e fibre. Il valore energetico si aggira intorno alle 300 kcal per 100 grammi di prodotto, per questo le quantità vanno sempre tenute sotto controllo. Bisogna però considerare che il riso in cottura aumenta assorbe molta acqua e tende ad aumentare di peso in maniera consistente.

A livello nutrizionale il riso è una considerato una fonte di carboidrati e per questo va consumato in alternativa ad altri alimenti dello stesso tipo, come pasta o pane.

Il riso integrale ha un indice glicemico più basso
Il riso integrale ha un indice glicemico più basso. Streetfoodnews.it

La correlazione tra riso e alcune patologie

I valori nutrizionali però variano molto anche in base alla qualità del riso, quello bianco, infatti, rilascia una grande quantità di amido durante la cottura e può causare dei picchi glicemici del tutto simili a quelli dello zucchero. Su una rivista specialistica è stato presentato uno studio che dimostrerebbe una correlazione tra il consumo di riso bianco e l’insorgere del diabete di tipo 2.

Va detto che, in generale, tutti gli alimenti processati fatti di farina bianca andrebbero limitati per evitare problemi di salute, ma questo non vuol dire rinunciare a questo alimento. Infatti, basta saper scegliere, per esempio il riso parboiled rilascia meno amido durante la cottura rispetto a quello tradizionale. Poi ci sono anche una serie di varietà di riso con un indice glicemico più basso, come il riso basmati ed, in generale, tutte le varietà di riso integrale.