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Supermercato, trapela il segreto agghiacciante sul suo conto: ti raggirano ogni volta che ci vai | Cosa devi sapere

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La nuova truffa del supermercato. Streetfoodnews.it

L’hanno soprannominata “la truffa del supermercato” e ci stanno cascando tantissimi clienti. 

Nonostante la diminuzione del tasso di inflazione continuano a crescere i prezzi dei prodotti, questo quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Istat.

L’incremento medio dei prezzi si attesta intorno all’11,2%, con aumenti record che arrivano fino al 46%. Rincari record fanno registrare prodotti alimentari come zucchero riso e olio, oltre tutta una serie di altri beni considerati di prima necessità.

Secondo l’istituto di ricerca il confronto tra quest’anno e quello scorso è davvero impietoso. Si stima infatti che i rincari sulla spesa, per una famiglia con due figli significano oltre 861 euro di spesa in più per acquistare gli stessi prodotti, cifra che arriva oltre i mille euro per quelle con tre o più figli.

In cima alla classifica dei rincari troviamo lo zucchero, il cui prezzo è salito del 46,6%, al secondo posto c’è il riso con un aumento medio del 32,4%, mentre sul terzo gradino del podio c’è l’olio di oliva, il cui prezzo è salito del 28,6% circa. A seguire poi ci sono anche una serie di prodotti comuni come le patate (+26,5%), il latte (+25,7) e i vegetali freschi (+18,8).

Perché sono aumentati i prodotti alimentari nei supermercati

Per trovare le cause bisogna iniziare scavando nel recente passato, i primi aumenti infatti si sono registrati verso la metà dell’emergenza sanitaria, immediatamente dopo i primi lockdown. A complicare ulteriormente la situazione si è messa la guerra in Ucraina che ha causato un aumento di alcuni beni, come olio e grano, ma soprattutto delle materie prime utilizzate per produrre energia.

A seguire, alcuni eventi climatici avversi, come l’alluvione in Emilia Romagna ha fatto salire i prezzi dei prodotti agricoli e, come se non bastasse, c’è anche una buona dose di speculazione delle aziende che ne hanno approfittato per far aumentare i prezzi anche dei prodotti non interessati dalle catastrofi.

Il fenomeno dello shrinkflation, meno prodotto a più prezzo
Il fenomeno dello shrinkflation, meno prodotto a più prezzo. Streetfoodenws.it

La truffa del supermercato e il fenomeno dello shrinkflation

Le speculazioni si manifesta in tanti modi ed alcuni sono davvero molto subdoli e difficili da individuare soprattutto per i consumatori più distratti. In Italia l’hanno già soprannominata “la truffa del supermercato” mentre in inglese si chiama shrinkflation dall’unione dei termini shrink (sgrammatura, restringimento) e inflation (inflazione). Nella pratica si traduce con i prodotti venduti allo stesso prezzo o maggiorato di pochissimo a fronte, però, di una minore quantità di prodotto nelle confezioni, in modo tale da mascherare la reale corposità dell’aumento del prezzo.

Un recente sondaggio condotto ad Amburgo che ha coinvolto oltre 23 mila consumatori finali, ha permesso di creare una classifica dei prodotti colpiti maggiormente da questo fenomeno, vediamo quali. Sul gradino più basso del podio di questa singolare classifica troviamo le patatine Crunchchips della Bahlsen, il cui prezzo è rimasto invariato ma nella confezione prima da 200 grammi oggi ci sono solo 175 g di prodotto. Al secondo posto ci sono i Choc Crossies della Nestlè il cui prezzo medio è passato da 1,70 euro a 2,09 euro, a fronte di una confezione più leggera di 50 grammi. In cima, invece troviamo l’acqua Evian della Danone, passata da un prezzo medio di 0,89 euro a 1,20 euro, ma nella confezione le bottiglie non sono più da un litro e mezzo bensì da 1,25 litri.