Antonino Cannavacciuolo, denuncia gravissima: costretto a sborsare 1500 euro | La colpa è dei cibi surgelati
Multa salatissima per Antonino Cannavacciuolo, costretto a sborsare ben 1500 euro per cibi surgelati. Cosa è successo allo chef.
Antonino Cannavacciuolo è stato costretto a sborsare una somma consistente, ben 1500 euro, per colpa di alcuni cibi surgelati. Una denuncia gravissima.
Star della televisione, lo chef è il volto di programmi seguitissimi. Cucine da incubo, nel quale gira per l’Italia aiutando ristoratori in difficoltà e rimettendogli in sesto il locale.
E poi MasterChef, dove si diverte, e ci diverte, a fare il giudice assieme ai tre colleghi e amici Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri.
Ma incredibilmente si è visto suo malgrado protagonista di un fatto increscioso, di una denuncia molto grave, come anticipato. Scopriamo di cosa si tratta.
Antonino Cannavacciuolo: la denuncia gravissima
Antonino Cannavaccuolo è un grande chef. In tutti i sensi. Alto quasi due metri, con il suo fisico imponente torreggia su tutti quelli che gli stanno intorno. Ma questo non deve fare paura. Non per niente è soprannominato “il gigante buono”.
I telespettatori seguono con piacere le sue performance culinarie. Guardarlo è una delizia; si nota subito la passione per il cibo e la cucina. Con che maestria muove le sue mani su pentole e padelle, sembra quasi una danza la sua. La sua bravura si vede tutta quando prepara i piatti da proporre. È proprio nel suo ambiente. Eppure, lo chef è stato costretto a sborsare fior di quattrini, E c’entrano anche i surgelati.
Le difficoltà dello chef
Antonino Cannavacciuolo nel 2017 è entrato nell’occhio del ciclone. Inaspettatamente si è visto affibbiare due denunce e una bella multa da 1500 euro. Fa sorridere ciò che è accaduto, lui che nelle cucine dei ristoranti che partecipano al suo programma non fa altro che osannare i prodotti di qualità. La multa è arrivata direttamente dai Nas al suo locale Bistrot per dei cibi surgelati non indicati e delle materie prime non tracciate. Tutto per la mancanza di un asterico. Ha commentato a La Stampa lo chef: “Era pesce abbattuto, come impone la legge, semplicemente segnalato in fondo al menù e non con l’asterisco. Un errore, ma non fatto in malafede”. Per poi aggiungere: “Quei cibi surgelati (la pasta e gli ortaggi, ndr) trovati dai Nas nei nostri freezer non erano per i clienti, ma per lo staff. Quello che finisce sulla tavola dei nostri ospiti è sempre fresco, ma quando qualcosa avanza lo congeliamo per uso personale. Il cibo buono non si butta”.
Per fortuna le denunce sono poi state archiviate dal Giudice, e Cannavacciuolo ha commentato sempre a La Stampa: “Ero sicuro che tutto sarebbe stato chiarito, perché la qualità e la passione sono il nostro marchio di fabbrica. Uno non lavora fino a notte tutti i giorni e non investe fatica e denaro alla ricerca dei prodotti migliori per poi prendere in giro i clienti”. Insomma, il fatto non sussiste.