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L’olio del tonno si può mangiare o va scartato: tutta la verità secondo i nutrizionisti

Cosa fare dell’olio del tonno in scatola? – StreetFoodNews

Mangiare o no l’olio di conservazione del tonno? Se fino ad oggi sei stato indeciso, scopri la verità secondo i nutrizionisti.

Secondo alcune stime ogni anno gli italiani consumano circa due kg di tonno a testa, quasi esclusivamente sotto forma di scatolette.

Utilizzate perché pratiche, sempre a  disposizione in ogni periodo dell’anno, e soprattutto versatili, non mancano mai nella nostra dispensa.

Puoi usarle per condire la pasta da sole o con altri ingredienti, dando vita ad un piatto gustoso e saporito. Oppure puoi mangiarle così come sono, con un contorno di verdure, per un pasto nutriente e completo associato ad una fonte di carboidrati.

Insomma, una vera bontà da gustare ogni volta che vuoi e come desideri. Però il dilemma che accomuna tantissime persone è: ma l’olio di conservazione del tonno, va buttato o si può mangiare? Scopriamo cosa ne pensano i nutrizionisti.

Olio del tonno: si può mangiare o va buttato?

Se anche tu ogni volta che apri una scatoletta di tonno ti chiedi cosa farne dell’olio di conservazione, se buttarlo o utilizzarlo assieme al tonno stesso, sappi che non sei l’unico. Tantissime persone si ritrovano nella tua stessa situazione, e una buona parte di esse decide di buttarlo via pensando sia un prodotto di scarto.

Buone notizie, da oggi non avrai più questo dubbio. Una ricerca condotta dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA) per conto di ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) fa finalmente chiarezza sulla questione.

La versatilità del tonno in scatola – StreetFoodNews

La verità che non ti aspetti

Secondo Luca Piretta,  gastroenterologo e Nutrizionista, Docente di Allergie e Intolleranze Alimentari presso l’Università Campus Biomedico di Roma: “L’olio della scatoletta è un alimento vero e proprio, sicuro, non degradato e non alterato, che rimane tale anche quando apriamo la scatoletta di tonno perché conserva i principi nutritivi, l’aspetto organolettico e addirittura si arricchisce di parte del DHA e dell’EPA che prende dal pesce”. Lo paragona all’acqua di cottura delle verdure, che ne trattiene tutti i nutrienti.

Inoltre l’olio contiene anche la vitamina D che ha perso il tonno, quindi il consiglio è di riutilizzarlo per la ricetta o per altre, come ingrediente che apporta più gusto al nostro piatto. E se a frenarti è la paura di assumere troppe calorie, anche su questo dovrai ricrederti. Continua Piretta: “Spesso ricette a base di tonno in scatola richiedono l’aggiunta di altro olio, probabilmente EVO, olio di elevata qualità e più ricco di acidi grassi salutari come quello oleico, ma anche aggiunto in maggiori quantità, rispetto a quello presente nella scatoletta, con la conseguenza di incrementare l’intake calorico”.