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Fermi tutti: dall’America arriva il Cannawine | Come si fa (e che effetto fa) il vino alla Cannabis?

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Dall’America arriva il Cannawine il vino alla cannabis. Streetfoodnews.it

Dai vigneti californiani parte la produzione di un particolare vino alla cannabis che ha suscitato l’interesse di diversi investitori.

La cannabis è una pianta della famiglia delle Cannabacee le cui prime tracce si trovano già nell’epoca del Neolitico. Addirittura la prima testimonianza di una stoffa a base di canapa risale all’8000 a.C. In pratica, si può dire che la storia della cannabis viaggia parallela con quella dell’uomo.

Fino all’International Opium Convention del 1925, quando su pressione degli Stati Uniti, la cannabis fu inserita tra le sostanze vietate. All’epoca negli USA anche l’alcol era illegale e lo rimase fino al 1933, quando per uscire dalla crisi del 1929 il Governo si rese conto che non poteva fare a meno delle entrate della tassa sull’alcol. Inoltre, il commercio di alcol stava gonfiando le casse della malavita organizzata.

Da promotori del proibizionismo, oggi gli Stati membri degli USA stanno pian piano legalizzando il consumo di cannabis per uso ricreativo. Così la canapa è tornata ad essere coltivata e controllata ed ha aperto a un mercato vastissimo. Le cime della cannabis vengono lavorate per estrarne i principi attivi, in particolare il CBD e il THC, con cui poi vengono realizzati una serie di prodotti.

Tra questi, c’è il cannawine, un vino a base di marijuana già diffuso nella California hippy degli anni ‘70. Nel 2010, la produttrice Lisa Molyneux, proprietaria di Greenway Compassionate Relief Inc a Santa Cruz, ha lanciato una nuova linea di vini a base di cannabis, attirando l’attenzione di molti investitori interessati al mercato.

Cos’è il cannawine: il vino alla marijuana

La lavorazione è molto semplice, la cannabis viene aggiunta nel momento della fermentazione, poiché è qui che si formano il sapore e l’odore del vino. Il calore generato da questo procedimento aiuta a l’erba a rilasciare il THC e il CBD che diventano parte attiva del sapore e degli effetti.

Esistono anche altri procedimenti, come quello che prevede di mettere in infusione la cannabis nel succo d’uva prima che inizi la fermentazione. Altri invece preferiscono agire dopo la fermentazione, e mettere il vino ad invecchiare su un fondo di foglie di marijuana.

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Il cannawine è un vino a base di cannabis che contiene CBD e THC. Streetfoodnews.it

Il vino alla cannabis è legale?

Gli effetti sul consumatore del vino alla cannabis si manifestano circa 20 minuti, massimo 1 ora dopo il consumo. Gli effetti sono molto forti, ma non è per questo che ne è vietata la vendita. Infatti, la nuova normativa che ha legalizzato il consumo di cannabis ha stabilito un principio secondo il quale chi vende prodotti a base di alcolici, non può vendere anche prodotti a base di marijuana e viceversa.

Questa legge di fatto ne impedisce la produzione per la vendita, ma non per uso privato. Un recente servizio del New York Time ha dimostrato come il cannawine sia molto diffuso in particolare tra i vecchi vignaioli che continuano a produrlo per uso privato e per condividerlo con i propri ospiti.