Home » Frutta, altro che cibo salutare: se la mangi così aumenta il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson | Lo studio

Frutta, altro che cibo salutare: se la mangi così aumenta il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson | Lo studio

Il legame tra consumo di frutta e parkinson
Il legame tra consumo di frutta e parkinson. Streetfoodnews.it

La frutta fa davvero bene alla salute? Ebbene ci sono casi in cui è molto meglio starne alla larga.

La frutta è una parte commestibile delle piante che contiene semi ed è tipicamente dolce o leggermente acida al gusto. Le varietà  sono numerose e includono frutti freschi come mele, banane, arance, fragole, uva, pesche, pere, kiwi, meloni, limoni, pompelmi, ciliegie, mango, ananas e molti altri.

Questa per la maggior parte può essere consumata cruda o può essere utilizzata in preparazioni culinarie come succhi, marmellate, conserve, dolci e piatti salati.

Si tratta di una parte importante di una dieta equilibrata e ricca di nutrienti essenziali come vitamine, minerali, fibre e antiossidanti. Non a caso tutti gli specialisti consigliano di consumare almeno cinque porzioni al giorno tra frutta e verdura, in modo tale da assicurarsi il giusto apporto di macronutrienti.

Ogni frutto è dotato di proprie caratteristiche di nutrienti che vanno a formarle il sapore, secondo gli esperti il modo migliore per assicurarsi di assumerli tutti, bisognerebbe variare il colore della frutta e della verdura che si consuma ogni giorno.

Le proprietà benefiche della frutta

Sembra quasi scontato parlare delle proprietà benefiche della frutta, partendo dall’alto contenuto di vitamine essenziali come la vitamina C, la vitamina A, la vitamina K e varie vitamine del gruppo B. Contiene anche minerali importanti come il potassio, il magnesio e il calcio.

La frutta è anche una fonte importante di antiossidanti come i flavonoidi, i carotenoidi e la vitamina C, che aiutano a neutralizzare i radicali liberi nel corpo, riducendo il rischio di danni cellulari e proteggendo contro malattie croniche come quelle cardiache, il diabete e il cancro. Da non sottovalutare anche l’alto contenuto di fibre vegetali che sono fondamentali per una corretta digestione e per la salute dell’intestino. Le fibre possono aiutare a regolare la funzione intestinale, a ridurre il rischio di stitichezza e a promuovere la sazietà, aiutando così a controllare il peso corporeo.

Il legame pesticidi e Parkinson
Il legame pesticidi e Parkinson. Streetfoodnews.it

Quando la frutta fa male

Dopo tutto questo elogio, può sembrare quasi assurdo da dire, ma certe volte la frutta può fare male alla salute, a sostenerlo è uno studio condotto dall’American Academy of Neurology e dai ricercatori del Barrow Institute of Neurology di Phoenix, in Arizona. Gli scienziati hanno studiato gli effetti dell’agricoltura intensiva, che fa un ampio ricorso a pesticidi ed erbicidi di ogni genere.

Lo studio ha coinvolto 2,5 milioni di persone con più di 67 anni e li hanno messi in relazione con l’impiego di oltre 65 diversi pesticidi su cui c’erano ancora poche informazioni. Stando ai risultati, oltre 14 pesticidi impiegati nelle coltivazioni di frutta e verdura sono fortemente sospettati di aumentare il rischio di Parkinson, soprattutto la simazina, l’atrazina e il lindano.