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Quando uno chef cambia la storia (almeno quella dell’arte!)

Ernst de Witte Vincent’s Dinner Fonte @Ernstdewitte – Streetfoodnews.it

Un celebre dipinto di Vincent van Gogh cambia nome grazie all’intuizione dello chef Ernst de Witte: ecco i dettagli.

In visita al Van Gogh Museum di Amsterdam, lo chef di Utrecht, Ernst de Witte, ha subito notato qualcosa di strano. Uno dei quadri più celebri di Van Gogh: la natura morta Cavoli rossi e cipolla del 1887 era tutta sbagliata! Ma com’è stato possibile?

Lo chef ha notato un piccolo particolare, una discrepanza tra ciò che è stato dipinto dal pittore e ciò che invece c’era scritto sulla didascalia: le cipolle non sono vere cipolle, ma teste d’aglio! Il quadro, quindi, dovrebbe chiamarsi Cavoli rossi e teste d’aglio e non Cavoli rossi e cipolle, ma sarà giusto?

Subito lo chef ha deciso di contattare il museo cercando di esporre la sua teoria anche tramite l’aiuto della moglie. I due, infatti, avrebbero spiegato la “piccola svista” tramite un Power Point, nel quale hanno sviluppato una vera e propria analisi dell’opera confrontandola con un’altra più o meno realizzata nello stesso periodo.

L’errore nel quadro di Van Gogh

Lo chef, quindi, ha messo a paragone le cipolle del quadro “Cavoli rossi e cipolle” con la “Natura morta con piatto di cipolle” del 1889 analizzando le verdure e riproducendole. De Witte, per dimostrare la sua teoria, avrebbe anche filmato diverse tipologie di aglio e di cipolle creando una vera e propria mappatura e andando a definire le loro caratteristiche principali e variazioni per forma e colore.

In questo modo avrebbe dimostrato come le linee tracciate dal pittore per andare a raffigurare la cipolla, stiano in realtà a delineare gli spicchi della testa d’aglio, cosa molto riconoscibile anche da come Van Gogh ha dipinto lo sfaldamento della buccia esterna della testa.

Fonte @ernstdewitte – Streetfoodnews.it

Lo chef ha ragione! Non sono cipolle, ma sono cavoli e aglio!

Naturalmente il Van Gogh Museum di Amsterdam, ha preso molto seriamente lo studio condotto dallo chef, portando tutto il materiale e le annotazioni proprio al suo gruppo di ricerca. Dopo pochi mesi e le dovute consultazioni, il gruppo ha dichiarato che lo chef ha ragione! Il dipinto non è con cavoli rossi e cipolle, ma con aglio!

Dopo quest’esperienza, lo chef ha deciso di dedicare un’opera proprio a Vincent Van Gogh, chiamandola Vincent’s Dinner, visibile su tutti i profili social. L’opera, che è possibile anche mangiare e visionare presso il ristorante di De Witte a Utrecht, è a base di cavolo rosso stufato e grigliato, con crema di aglio e olio aromatizzato alla melissa e assenzio, il liquore preferito proprio da Van Gogh.

Federica Migliaccio