Con i locali costretti a lunghi periodi di chiusura, tanti ristoratori e food truck stanno convertendo la loro attività per sopravvivere. Le “cucine fantasma” o gost Kitchen (format americano) possono rappresentare un’alternativa interessante ma per riuscire, oltre alla qualità dei piatti, servono marketing e tecnologia.
Questa tendenza ha portato a un incremento notevole della qualità dei piatti: secondo i ristoratori che hanno scelto questa strada, il risparmio su vettovaglie, personale di sala e spese varie è tale da poter permettere agli chef di acquistare prodotti e macchinari all’avanguardia per migliorare il proprio lavoro. In altre parole, investire in una cucina fantasma significa mettere tutto il proprio budget solo sulla cucina e sulla scelta degli alimenti da usare, offrendo ai propri clienti non solo la comodità di poter ordinare da mangiare direttamente da casa, ma anche di consumare un pasto di altissimo livello. CS